Le persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) soffrono di respiro corto, tosse cronica, eccessiva produzione di muco, oltre ad avere una ridotta tolleranza all’esercizio fisico.
I programmi di riabilitazione polmonare tradizionali pensati per questi pazienti, hanno già dimostrato di migliorare, almeno parzialmente, la disfunzione muscolare e la mobilità nei pazienti con BPCO. Ad oggi, questi possono essere potenziati tramite l’uso della tecnologia basata sull’uso della realtà virtuale (VR,“virtual reality”).
Un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio clinico randomizzato controllato, pubblicato nel 2020 su “International journal of chronic obstructive pulmonary disease”, con lo scopo di paragonare gli effetti di un programma di riabilitazione tradizionale con allenamento con o senza l’uso del VR nei pazienti affetti dalla patologia respiratoria.
L’”endopoint” primario consisteva nel determinare se l’associazione dell’allenamento fisico (“exercise training”, ET) con l’utilizzo del VR, offrisse maggiori vantaggi rispetto al solo esercizio fisico; il secondario mirava ad identificare se la riabilitazione con il VR, invece che con ET, apportasse vantaggi equivalenti.
Per questo “trial” sono stati arruolati 106 pazienti con BPCO, divisi in tre gruppi:
1. Gruppo ET(N=34): Partecipanti svolgevano il programma di riabilitazione polmonare tradizionale, tra cui un allenamento di resistenza
2. Gruppo ET+VR (N=38): partecipanti aderivano al programma di riabilitazione polmonare tradizionale, tra cui sia l’allenamento di resistenza che l’allenamento in “virtual reality”
3. Gruppo VR: Pazienti partecipavano al programma di riabilitazione polmonare che includeva solo il training col VR e non l’allenamento di resistenza
Il tradizionale programma di riabilitazione polmonare consisteva in esercizi di fitness, resistenza respiratoria muscolare e rilassamento. Mentre, per il “training” con il VR, sono stati utilizzati i software Xbox 360 e Kinect per effettuare esercizi di forza della parte superiore e inferiore del corpo, resistenza, controllo del tronco ed equilibrio dinamico. I partecipanti hanno svolto gli esercizi per due settimane, 5 volte a settimana.
Dalla comparazione tra i gruppi ET e ET+VR, il secondo si è dimostrato significativamente superiore al primo nei seguenti test: “Arm Curl” (p<0.003), “Chair stand” (p<0.008), “Back scratch” (p<0.002), “Chair sit and reach” (p<0.001), “Up and go” (p<0.000), “6-min walk test” (p<0.011).
Inoltre, dalla comparazione tra i gruppi ET e VR, è emerso che il gruppo VR era migliore nell’ “Arm Curl” (p<0.000), “Chair stand” (p<0.001), “6-min walk test” (p<0.031).
Pertanto, i risultati suggeriscono che il programma di riabilitazione polmonare insieme all’esercizio fisico effettuato con la tecnologia del VR è un intervento che migliora lo stato di salute fisica dei pazienti con BPCO.
di Ilenia Di Martino
Fonte: Rutkowski, S., Rutkowska, A., Kiper, P., Jastrzebski, D., Racheniuk, H., Turolla, A., Szczegielniak, J., & Casaburi, R. (2020). Virtual Reality Rehabilitation in Patients with Chronic Obstructive Pulmonary Disease: A Randomized Controlled Trial. International journal of chronic obstructive pulmonary disease, 15, 117–124. https://doi.org/10.2147/COPD.S223592